Il prefetto della Biblioteca apostolica vaticana, don Mauro Mantovani è il vincitore del Premio Internazionale Tommaso d’Aquino 2024, assegnato dal Circolo omonimo della città natale del Santo. La consegna avverrà il 9 marzo prossimo, ad Aquino. L’evento sarà concluso da un intervento del cardinale Fernando Filoni, gran maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro.
L’ambito riconoscimento, che quest’anno si avvale anche della collaborazione con la Regione Lazio, viene conferito ogni anno a studiosi che si siano distinti per la conoscenza del pensiero del grande Aquinate. Contestualmente, vengono assegnate anche due borse di studio nell’ambito del Concorso Internazionale Veritas et Amor, giunto ormai alla XII edizione. Vengono così premiate una tesi di laurea che riprenda o attualizzi il pensiero di Tommaso d’Aquino (Sezione Cultura) e una opera d’arte sempre ispirata alla sua teologia (Sezione Arte).
L’evento si inserisce nelle celebrazioni del triennio giubilare sul Santo. Nel 2023 si sono celebrati celebrano i 700 anni dalla canonizzazione, nel 2024 i 750 anni dalla morte e nel 2025 gli 800 anni dalla nascita. A questo, si aggiunge il cinquantesimo della visita di Paolo VI ad Aquino nel 1974. «Il premio al reverendo Mauro Mantovani – afferma Andrea Gagliarducci, presidente del comitato organizzatore – vuole lanciare Tommaso d’Aquino come Santo europeo e modello culturale per la società di oggi». La laudatio di Mantovani sarà pronunciata da padre Wojcieh Gyertich, teologo della Casa Pontificia.
Don Mauro Mantovani, ora Prefetto della Biblioteca Apostolica, è membro cooptato del Direttivo della nostra Associazione, dove ha sempre portato il suo alto ed attivo contributo e l’eco del suo lavoro di docente, Preside e infine Magnifico Rettore dell’Ateneo Salesiano.
L’AIDU si stringe a lui per il prestigioso premio tomistico conseguito, anche memore che il nostro precedente Assistente Ecclesiastico è stato don Carlo Nanni, salesiano indimenticato, uomo di Scuola e di cultura, che ha onorato la nostra Associazione e della preziosa e profonda connessione di intenti e di azione, che la Associazione ha avuto negli anni con la Società salesiana di San Giovanni Bosco.