Giuseppe Dalla Torre autorevole socio fondatore, consigliere e presidente onorario dell’AIDU

Prof. Giuseppe Dalla Torre
INTERVISTA: http://aiduassociazione.info/video/INTERVISTA PROF. GIUSEPPE DALLA TORRE.mp4

Per iscriversi ad un’associazione sono di solito sufficienti alcuni dati anagrafici, l’accettazione di uno statuto e il versamento di una quota. Per farla nascere e vivere occorrono persone convinte, che accreditino la proposta, propongano prospettive, valori e programmi, che si reggano sulla reciproca credibilità e sulla condivisione di analisi e di iniziative che risultino opportune e plausibili. Nella storia della Repubblica, si propose per la prima volta un’associazione di docenti universitari nell’ambito del Consiglio direttivo centrale del Movimento Laureati Cattolici del  27-28 aprile 1946, che aveva messo all’odg “Statuto generale delle Unioni professionali cattoliche”. Alcune di queste Unioni furono effettivamente fondate da gruppi di persone che mobilitarono tempo, idee, energie per dar vita alle seguenti “formazioni sociali”, per usare l’espressione dell’art. 2 della Costituzione, previste nell’odg citato: 1) Unione cattolica italiana insegnanti medi, 2) Associazione medici cattolici italiani, 3 )Unione cattolica italiana dei tecnici, 4) Unione cattolica dei giuristi italiani, 5) Unione cattolica artisti italiani, 6) Associazione cattolica docenti universitari, 7) Unione cattolica farmacisti italiani.  Si legge nel verbale che fu in particolare Aldo Moro a sostenere: “Si crei un’associazione di docenti pronta a trattare le questioni dell’insegnamento universitario. Cassano precisa che De Santis, a nome del Comitato docenti, non è contrario. Stendardo oppone che i docenti sono restii ad entrare in associazioni. Moro rileva che questa è una mentalità errata, da correggere. Bernareggi (era stato coordinatore dei lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli, poi sarebbe stato arcivescovo di Bergamo e assistente generale dell’AC) comunica la decisione intorno alla creazione di un’Associazione docenti universitari. Vanoni è d’accordo”. Di fatto non risulta che a quella decisione sia seguita la reale attivazione di questa delibera, come invece è avvenuto per le altre. Una ripresa dell’idea ci sarebbe stata alla fine del secolo scorso, nell’ambito della Consulta per la pastorale universitaria sella CEI, nel triennio preparatorio al grande Giubieo del 2000. Al termine di un paio d’anni di riflessioni, di consultazioni, di bozze si fece strada l’idea  di andare oltre la logica dell’evento, iniziando a costruire una rete di docenti universitari d’ispirazione cristiana, a prescindere da altre appartenenze di tipo ecclesiale, disciplinare, sindacale o politico, per promuovere mutuo riconoscimento ed aiuto, sul piano della sintesi vitale tra fede e impegno professionale, nella ricerca, nell’insegnamento e nella partecipazione alla vita universitaria. In questo percorso un punto di riferimento essenziale, per autorevolezza e per competenza è stato per noi Giuseppe Dalla Torre, del quale faccio qui memoria esprimendo con affetto le parole che mi si affollano alla mente.

Giuseppe, chiamato a miglior vita il 2 dicembre, a causa della pandemia in corso, è stato grande e umile, giurista insigne, magnifico rettore, lucido, versatile, generoso, gentile e accogliente, affidabile e autorevole per la sua competenza e il suo equilibrio, la sua capacità di insegnare, di educare, di governare, di giudicare; illuminato e aperto a cogliere il valore dei confini e la capacità di guardare oltre, di conservare e d’innovare. Ha incoraggiato, fra i suoi molti impegni e interessi, la nascita dell’AIDU, associazione italiana docenti universitari, ospitandone l’Assemblea di fondazione nell’Aula magna della sua LUMSA, il 16 ottobre 1999, facendo la prolusione sul tema “Contributo dei docenti cristiani allo sviluppo dell’università italiana”, e divenendone prima consigliere eletto, poi presidente onorario. Continua ad essere segno di fiducia e di speranza per i soci e per i giovani che potranno ricordarlo come maestro e guida. Mi permetto qui di ricordare ai soci una sua brevissima mail, in risposta ad una richiesta di parere su una bozza di lettera indirizzata al card Camillo Ruini, allora presidente della CEI e Vicario del Papa nella Diocesi di Roma:

“Caro Luciano,
ho letto la Tua lettera al Card. Ruini: va benissimo. Ti ringrazio tanto per il Tuo impegno al quale, per le ragioni che puoi immaginare, non ho potuto dare significativi contributi. Spero, con la fine della mia partecipazione al CUN, di avere qualche momento di tempo in più. Intanto abbiti un abbraccio affettuoso. Giuseppe Dalla Torre” (23.1.7)

Prof. Luciano Corradini – Presidente Emerito AIDU


I commenti sono chiusi.